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La corretta manutenzione del Centro Benessere

La presenza di una piscina o di un centro benessere è uno degli elementi che influiscono di più sulla scelta della struttura in cui soggiornare. Un’alta percentuale di agriturismi, residence e hotel dispongono della propria piscina, in modo da poter offrire sempre più servizi aggiuntivi che attirino nuovi clienti.

Il numero di strutture ricettive è cresciuto enormemente negli ultimi anni e, oltre al prezzo, l’altro elemento influente è la quantità e la qualità dei servizi proposti. Ovviamente più un servizio è attrattivo, più le aspettative delle persone che lo frequentano sono alte. È facile intuire come un’eventuale delusione dovuta ad un servizio inadeguato influirà pesantemente sul giudizio finale della struttura. Inoltre oggi con Internet tutte le strutture sono esposte al severo giudizio degli ospiti, quindi l’impegno richiesto agli addetti per la manutenzione dei servizi è oltremodo elevato.


Un fattore importante nel giudizio su un servizio è senz’altro dovuto all’ambiente in cui il cliente si trova a passare questo momento di relax. Un ambiente che non si presenta pulito infatti pregiudica l’esperienza fin dal primo momento, e non ci fa godere del relax sperato.

Tutti sanno che un ambiente sporco significa sempre anche un ambiente insalubre. Le piscine e i centri benessere sono delle zone in cui siamo fortemente esposti, in quanto la nostra pelle e le nostre parti sensibili vengono a contatto diretto con numerose superfici di vario tipo: pietre, legno, pavimenti, maniglie in acciaio e non dimentichiamoci dell’acqua, l’elemento più a rischio.


È fondamentale assicurare una perfetta pulizia di locali come saune, bagni, docce, spogliatoi, che sono ambienti delicati e, se non perfettamente gestiti dal punto di vista igienico, possono essere fonte di rischi per la salute degli ospiti. Si rendono necessari quindi interventi di manutenzione preventiva e interventi di sanificazione costanti, a tutela della salute degli ospiti, ma anche di quella degli operatori.

Il gestore che con dedizione e utilizzo di attrezzature e prodotti ad hoc riesce a pulire e sanitizzare adeguatamente le superfici non avrà problemi di lamentele dovute alla sporcizia, ma cosa più importante non avrà e non causerà mai problemi alla salute dei suoi ospiti. Viceversa invece le problematiche possono essere molte e spesso sono anche più gravi di quello che si pensi. Sarà quindi fondamentale per il gestore provvedere alla pulizia giornaliera di tutte le superfici a rischio, considerando che dove c’è residui organici, calore e umidità i batteri proliferano con velocità disarmante.


L’altro tema a cui il gestore dovrà prestare particolare attenzione è quello del trattamento delle acque diminipiscine, idromassaggi e docce. L’acqua può essere infatti un importante veicolo di infezioni. Non ci sono normative europee che indichino le caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche dell’acqua delle vasche idromassaggio, ma solo una generica responsabilità del gestore che l’acqua non sia causa di danno agli utilizzatori.

L’inquinamento dell’acqua di una vasca idromassaggio è estremamente alto perché la quantità d’acqua presente è molto piccola e quindi i fattori inquinanti influiscono abbondantemente. È fondamentale quindi per la salubrità delle acque che i clienti abbiano cura di fare una doccia prima dell’ingresso in vasca, dovrà quindi essere presente una doccia con passaggio pressoché obbligato.


E’ necessario prevedere frequenti rinnovi d’acqua e la pulizia frequente dei filtri affinché non vi si accumulino cariche batteriche. La sostanza liberata dai composti cloranti, l’acido ipocloroso, è estremamente rapida anche a basse concentrazioni per eliminare batteri e virus. La rapidità dell’azione disinfettante si ha quando in acqua è presente una sufficiente concentrazione di acido ipocloroso. La clorazione se ben gestita è in grado di abbattere con buona sicurezza i microrganismi patogeni potenzialmente presenti nell’acqua dei centri benessere, in particolare i batteri patogeni della pseudomonas aeruginosa e della legionella pneumofila.

La Legionella si trasmette all’uomo attraverso l’inalazione di aerosol contaminati, quindi tutti i luoghi in cui si può entrare in contatto con acqua nebulizzata possono essere considerati a rischio: attualmente, in Italia, le infezioni derivano prevalentemente dalla contaminazione dei sistemi di distribuzione dell’acqua.

È importante fare sì che non diventino terreno di coltura per il batterio, e quindi è necessario un assoluto controllo sulle reti di distribuzione, le condizioni di esercizio degli impianti idrici. Sono fattori che influiscono su una corretta sanificazione:

- Temperatura dell’acqua

- Presenza di alghe che forniscono nutrimento e protezione anche in presenza di biocidi

- Presenza di residui organici che favoriscono la formazione del biofilm

- Incrostazioni che riducono l’esposizione ai disinfettanti.


Se aggiungiamo alla gravità dei problemi per la salute causati da una scarsa professionalità e attenzione anche il danno d’immagine di una struttura, la logica conseguenza è sviluppare l’attenzione continua e il monitoraggio delle sue varie componenti, senza indugiare troppo su considerazioni di risparmio. Solo così si può considerare i centri benessere fonte di piacere fisico e non fonte di potenziale rischio per gli utilizzatori.

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